Dehors per bar e ristoranti.

I dehors per bar e ristoranti sono un’importante componente del design esterno dei locali e offrono ai clienti un’esperienza unica per degustare cibo e bevande all’aperto (ma anche al chiuso nel periodo invernale). In questo articolo, esploreremo le diverse tipologie di dehors disponibili sul mercato.

Tipologie dehors

Dehors in legno: Questi dehors sono realizzati in legno robusto e offrono un’atmosfera calda e accogliente. Sono disponibili in una vasta gamma di stili, dal rustico al contemporaneo, e possono essere personalizzati con elementi come tende o illuminazione per creare un’esperienza accogliente e confortevole per i clienti.

Dehors in alluminio: vengono realizzati in alluminio leggero e resistente e sono disponibili in una vasta gamma di colori e forme. Offrono un’atmosfera moderna e sofisticata e sono facili da mantenere.

Dehors gonfiabili: sono molto versatili e possono essere facilmente installati e rimossi in base alle condizioni meteorologiche. Offrono un’atmosfera accogliente e confortevole e sono disponibili in una vasta gamma di forme e dimensioni. Per vederne alcuni modelli si può visitare il sito Gonfiabili-Pubblicitari.com

Dehors a tenda: sono dehors realizzati per proteggere i clienti dalle intemperie e dalla luce solare diretta. Sono disponibili in una vasta gamma di stili, dal classico al contemporaneo, e possono essere personalizzati con elementi come illuminazione o tessuti per creare un’atmosfera accogliente e confortevole per i clienti.

Dehors con copertura retrattile: Questi dehors sono progettati per fornire una protezione variabile in base alle condizioni meteorologiche. La copertura retrattile può essere aperta o chiusa per adattarsi alle condizioni climatiche e offrire un’atmosfera confortevole per i clienti.

Dehors con pareti scorrevoli: vengono creati per fornire una protezione variabile in base alle condizioni meteorologiche. Le pareti scorrevoli possono essere aperte o chiuse per adattarsi alle condizioni climatiche e offrire un’atmosfera confortevole per i clienti.

Caratteristiche e prezzi dehors

E’ importante considerare sempre il budget a disposizione, poiché i prezzi dei dehors variano in base alla qualità e alla tipologia. Ad esempio, i dehors in legno o in alluminio tendono ad essere più costosi rispetto ai dehors gonfiabili o a tenda, ma offrono una maggiore durata nel tempo.

Per quanto riguarda la personalizzazione, i dehors possono essere progettati per abbinare lo stile del bar o del ristorante e per creare un’atmosfera accogliente e confortevole per i clienti. Ad esempio, è possibile scegliere tessuti, illuminazione e arredi per creare un’esperienza unica per i clienti.

I prezzi dei dehors per bar e ristoranti possono variare in base alla tipologia e alla qualità del prodotto. In generale, i prezzi possono oscillare tra i 500 e i 5.000 euro, ma possono aumentare ulteriormente per dehors di dimensioni maggiori o con caratteristiche avanzate.

Ad esempio, i dehors in legno o in alluminio tendono ad essere più costosi rispetto ai dehors gonfiabili o a tenda, ma offrono una maggiore durata nel tempo. I dehors gonfiabili sono solitamente più convenienti rispetto ad altre tipologie e possono costare tra i 500 e i 2.000 euro.

È importante tenere presente che il prezzo finale può anche essere influenzato da fattori come la personalizzazione, l’installazione e la manutenzione. Pertanto, è consigliabile confrontare diversi produttori e fornitori per ottenere un’idea più precisa dei prezzi di mercato.

I dehors per bar e ristoranti sono un’importante componente del design esterno dei locali e offrono ai clienti un’esperienza unica di cibo e bevande all’aperto. Scegliendo la giusta tipologia di dehor e personalizzandolo in base alle esigenze individuali, è possibile creare un’atmosfera accogliente e confortevole per i clienti e aumentare la popolarità del proprio bar o ristorante.

Calcio: la partita Inter-Milan, gli orari, il programma e come godersi la diretta Tv

Due grandi squadre pronte al terzo ed ultimo Derby day che ci sarà alle ore 20.45 allo stadio di San Siro. La squadra di Stefano Pioli si è vista protagonista nel mese di Settembre, mentre quella di Simone Inzaghi ha vinto a Riad in Supercoppa. Per ottenere bonus di benvenuto, statistiche, promozioni e altri vantaggiosi premi, accedi su https://casino-sicuri.com/ e troverai anche le offerte dei nuovi bookmakers.

L’Inter

Inter e Milan, nella storia son pur sempre un mito, adesso si attende la sfida a San Siro, che sarà diretta da Davide Massa dove Daniele Bindoni è promosso come assistente in Seria A con Davide Imperiale e Sozza, mentre al Var ci saranno Paolo Silvio Mazzoleni e Michael Fabbri. In campionato quest’anno, l’Inter hanno perso solo contro la squadra dell’Empoli, del resto tutte vittorie ed un solo pareggio, ma con il calciatore Lautaro Martinez è un periodo che si segna quindi la squadra appare piuttosto preparata e in forma. Simone Inzaghi ha vinto ultimo derby in Supercoppa, inoltre l’Inter ha messo a k.o anche l’Atalanta dunque poi toccherà alla Juventus andare in semifinale contro mister Inzaghi. La probabile formazione che ha in mente l’allenatore dell’Inter potrebbe essere la seguente: 3-5-2 con i calciatori Andrè Onana, Milan Skriniar, Francesco Acerbi, Alessandro Bastoni, Matteo Darmian, Nicolò Barella, Marcelo Brozovic, Hakan Calhanoglu, Federico Dimarco, Lautaro Martinez e Romelu Lukaku. Se sei interessato ad una fototrappola, come posizionarla, dove acquistarla e sapere come funziona, clicca qui e avrai tutte le info a disposizione.

Il Milan

Per la squadra di Stefano Pioli, per adesso invece c’è solo una vittoria ottenuta nella partita contro la Salernitana, del resto il Milan non ha ancora raccolto molto dall’inizio di questo anno. Infatti i rossoneri subiscono ben 4 sconfitte e 2 pareggi, per non dire che è stata anche eliminata dalla Coppa Italia per colpa del Torino quindi addio Supercoppa! Nonostante tutto, una partenza piuttosto cadente per il mister Stefano Pioli, tanto da beccarsi inoltre 5 gol dalla squadra del Sassuolo, 4 dalla Lazio, 2 dal Lecce, altri 2 dalla Roma e tre dalla squadra di Simone Inzaghi. Insomma, ancora il Milan non si riprende per questo nuovo campionato, adesso si attende il grande evento della partita Inter-Milan con l’appuntamento di stasera. Mister Stefano Pioli invece potrebbe usare la formazione 4-2-3-1 composta dai calciatori Ciprian Tatarusanu, Davide Calabria, Ficayo Tomori, Pierre Kalulu, Theo Hernandez, Sandro Tonali, Ismael Bennacer, Alexis Saelemaekers, Brahim Diaz, Raphael Leao e Olivier Giroud.

Il programma e dove vedere la partita

Il programma, riserva la partita dove le due squadre storiche scendono sul campo dello stadio San Siro di Milano, come dicevamo prima, la sfida inizia alle ore 20:45 ed è ovviamente valida per la 21esima giornata della Serie A . Tantissimi i biglietti che sono stati venduti per questo evento, tutto esaurito e non si contano quanti tifosi ci saranno, dunque lo stadio San Siro da come sembra è già pieno. Inoltre la partita tra Inter e Milan, per chi desidera vederla in diretta tv e live streaming, verrà trasmessa sempre sui canali di Sky Sport o nella piattaforma online di Dazn , sul canale Zona Dazn o in streaming tv sia sul sito che sull’app di Dazn. In tanti siamo ad aspettare quello che accadrà tra le due squadre storiche e soprattutto chi vincerà.

Dove posizionare la fototrappola

La fototrappola è un dispositivo molto utilizzato nell’ambito dei sistemi di sicurezza. Soprattutto prima veniva utilizzata per scopi naturalistici e adesso, accanto a questi, si sono fatte avanti tutte le finalità che riguardano la sicurezza in casa. Infatti questo apparecchio si attiva ogni volta che rileva un movimento. Può essere, quindi, utile quando vengono rilevati dei movimenti di persone malintenzionate che vogliono entrare in casa. In linea generale la fototrappola può essere designata come un’evoluzione della tradizionale macchina fotografica. La caratteristica che la contraddistingue consiste nel fatto che può rimanere in stand-by anche nel corso di un lungo periodo ed entra in funzione soltanto quando ce n’è bisogno. Questo garantisce sicuramente una buona alimentazione per quanto riguarda l’uso delle batterie.

Le caratteristiche della fototrappola

Un prodotto che non possiamo fare a meno di citare per quanto riguarda la fototrappola è quello professionale proposto da CasaSicura.it. Si tratta di TRAP, in grado di emettere immagini ad altissima risoluzione. Ha un display integrato e si occupa sia di scatto di foto che di registrazione di video.

TRAP è dotata di un sensore di movimento molto preciso, con dati che possono essere esportati, oltre che su computer, anche su smartphone e tablet. Ma, in generale, quali sono le caratteristiche di una fototrappola?

Essa è dotata di emissione di raggi infrarossi, che non possono vedere né gli uomini né gli animali. La presenza dei raggi infrarossi è molto utile, perché può consentire lo scatto delle immagini anche in condizioni di scarsa luminosità o di oscurità totale.

Ci sono poi delle fototrappole più sofisticate che danno la possibilità di scegliere fra modalità foto o video o che includono altre funzioni, come per esempio la quantità di foto che devono essere scattate, la qualità delle riprese da effettuare e la lunghezza delle registrazioni.

Chiunque sia l’intruso non si accorge affatto di essere monitorato dalla fototrappola. Ecco perché, per esempio, abbiamo detto fin dall’inizio che venivano utilizzate in passato soprattutto in ambito naturalistico, per riprendere gli animali tranquillamente nel loro habitat o comunque in situazioni non condizionate dalla presenza dell’uomo.

I video e le foto vengono registrati in una scheda di memoria interna oppure possono essere inviati in tempo reale allo smartphone o in alternativa tramite un messaggio di posta elettronica.

Le fototrappole sono molto facili da installare, non sfruttano i cavi elettrici perché sono dotate di batterie di lunga durata ed è possibile utilizzarle sia all’interno che all’esterno.

Sono degli apparecchi molto versatili, compatti, che si possono mimetizzare con molta facilità. Inoltre hanno un ottimo rapporto in termini di qualità-prezzo.

Dove posizionare le fototrappole

Passiamo prima ad analizzare quali sono le finalità naturalistiche delle fototrappole. In questo caso una fototrappola va posizionata su aree boschive o su paesaggi disabitati. Ma, in quanto dispositivi ottimi anche per la sicurezza, le fototrappole possono essere utilizzate per sorvegliare magazzini, cantieri, parcheggi, terreni, fabbriche e abitazioni isolate.

Sono dei dispositivi molto silenziosi che non disturbano l’ambiente da proteggere né per la luce né per rumori. Non emettono nemmeno radiazioni luminose e per questo possono essere mimetizzate fino a scomparire del tutto.

Dalle foto o dai video di solito si ricavano molti elementi utili, perché, soprattutto se si scelgono dispositivi in grado di scattare foto o di registrare con grande qualità, è possibile riconoscere anche i minimi dettagli.

Per fissare le fototrappole bisogna individuare un punto che offre la maggiore probabilità che da lì passino elementi che devono essere ravvisati nell’area protetta. Analizzando anche i punti di applicazione, occorre valutare la distanza di rilevamento dal sensore, che non deve scendere oltre un certo valore, perché altrimenti le riprese non sarebbero utilizzabili.

Da non dimenticare l’angolo del campo visivo, che consente di inquadrare zone più o meno ampie dell’area da proteggere.

Che materiale è il marmorino?

Che materiale è il marmorino?

Il marmorino è una tecnica di finitura murale che si rifà all’antica tradizione italiana. Si tratta di uno strato di calce bianca e calce grigia lavorata a spatola e poi lucida ed abbellita con inserti in oro o argento. La tecnica si applica su intonaci seccati, come ad esempio quelli realizzati con malta di cemento. Una volta applicato, il marmorino dona al muro un tocco di classe ed eleganza. Questa tecnica è un’alternativa più conveniente rispetto all’utilizzo del vero marmo per rivestire interi pareti. La sua durata e resistenza possono essere garantite da un buon lavoro eseguito da personale qualificato. Il marmorino è un materiale estremamente versatile, può essere usato per coprire superfici di grandi dimensioni come anche per piccoli dettagli decorativi. L’estetica della finitura può variare a seconda della qualità della malta, dello spessore dello strato applicato e delle tecniche impiegate. Lo svantaggio principale del marmorino rispetto ad altri materiali è la necessità di manutenzione costante, soprattutto se viene esposto a agenti atmosferici aggressivi.

Come si usa il marmorino?

La tecnica del marmorino è una tecnica di finitura decorativa molto antica che viene ancora utilizzata oggi. Si tratta di una miscela di calce, sabbia e acqua che viene applicata a una superficie come il cemento, intonaco o mattoni. Il risultato è un aspetto lucido che imita i naturali effetti della pietra marmorea.

Per applicare correttamente il marmorino è necessario prima preparare la superficie, assicurandosi che sia priva di polvere e di eventuali altezze irregolari. Una volta pulita, la superficie deve essere bagnata e lasciata asciugare. Una volta asciutta, può essere carteggiata con un abrasivo leggero per lisciarla ulteriormente.

Prima di applicare il marmorino, preparate la miscela mescolando calce finemente macinata, sabbia fine e acqua in proporzioni pari a quattro parti di calce, due parti di sabbia e uno di acqua. Il composto dovrebbe avere una consistenza simile a quella della panna acida.

Quando preparate la miscela, assicuratevi che non ci siano grumi rimasti dopo la miscelazione. Se i grumi non vengono rimossi, potrebbero produrre imperfezioni nella superficie rivestita con il marmorino. Per evitare questo problema, filtrate la miscela attraverso un setaccio prima dell’uso.

Una volta pronta la miscela del marmorino, applicatela alla parete con l’ausilio di un rullo o di un pennello grande a setole morbide sulla superficie umida precedentemente preparata. Assicuratevi che il muro sia coperto uniformemente e fate attenzione a distribuire in modo omogeneo la quantità sufficiente per mantenere l’effetto desiderato su tutta la superficie da rivestire. Lasciate asciugare completamente prima di procedere all’applicazione successiva.

Infine, dopo aver lasciato asciugare completamente il primo strato, applicate un secondo strato con una spugna o una spazzola in modo da raggiungere il risultato desiderato. Assicuratevi di lavorare con movimenti circolari e di non esercitare troppa pressione sulla superficie per evitare di rovinarla. Quando siete soddisfatti del risultato, lasciate asciugare completamente il marmorino per almeno 24 ore prima di applicare qualsiasi prodotto protettivo.

Qual è la differenza tra marmorino e stucco veneziano?

La differenza principale tra marmorino e stucco veneziano è la composizione dei materiali. Il marmorino è una finitura a base di cemento, acqua, calce, sabbia o altri materiali inerti che vengono stesi a strati sottili sulla superficie. Lo stucco veneziano, invece, è una miscela di calce e pigmenti naturali come ocra, terra rossa o ocre che viene applicata a strati sottili. Entrambi i prodotti possono essere usati per rifinire le superfici interne ed esterne.

Il marmorino può essere applicato direttamente su intonaci in calce e cemento, su mattoni grezzi e su superfici dipinte come il legno. Il marmorino dà una finitura liscia e regolare con un effetto simile al marmo. Un’altra caratteristica del marmorino è che ha un’eccellente resistenza all’acqua e all’umidità, rendendolo ideale per uso esterno.

Lo stucco veneziano, d’altra parte, dona alle superfici un colore più caldo ed è più resistente all’abrasione rispetto al marmorino. Mentre il marmorino offre effetti più uniformi, lo stucco veneziano offre texture ricche ed effetti decorativi interessanti. Lo stucco veneziano è anche più resistente alle temperature estreme e alla luce solare diretta rispetto al marmorino.

Entrambi i prodotti possono essere facilmente tinteggiati con pitture a base di olio, acqua o latex per creare finiture decorative personalizzate. Sebbene entrambe le tecniche offrano risultati eccellenti, la differenza nella durata e nell’aspetto finale può rendere la decisione finale piuttosto difficile da prendere.

Cestini portatutto dove usarli

I cestini portatutto possono essere un grande alleato quando si tratta di mantenere l’ordine e organizzare efficacemente gli oggetti, sia in casa che nell’ufficio. Ma come trovare il giusto modello per le tue esigenze? Leggi il nostro articolo per farti ispirare!

Cosa sono i cestini portatutto?

I cestini portatutto sono degli oggetti progettati per conservare in modo sicuro materiali o prodotti. Si tratta di prodotti disponibili in diversi formati, dimensioni e modelli. La maggior parte dei cestini portatutto è realizzata in plastica, metallo o legno, a seconda del prodotto da conservare.

Modelli di cestini portatutto

I cestini portatutto sono un modo pratico ed efficiente per organizzare e conservare le vostre cose. La scelta del giusto cestino portatutto può aiutarvi a risparmiare spazio, tempo e denaro. A seconda della destinazione finale e del tipo di materiale che dovete conservare, è possibile scegliere tra diversi tipi di contenitori. I cestini in polipropilene sono un ottimo modo per conservare, sono leggeri, resistenti, facili da trasportare e da conservare. Si possono usare per conservare molti oggetti come libri, documenti, carte, foto e altro. Sono anche ecologicamente responsabili e molto convenienti da acquistare. I contenitori in plastica sono disponibili in una varietà di dimensioni e forme in modo da poter trovare quello che meglio si adatta alle vostre esigenze. I cestini portatutto possono essere acquistati presso qualsiasi negozio o anche online.

Dove usare un cestini portatutto?

In questo capitolo esamineremo alcuni dei luoghi migliori dove usare un cestino portatutto. Un cestini portatutto può essere molto utile per tenere in ordine tutti i tuoi oggetti, dai pastelli al cibo. Possono anche aiutarti a risparmiare spazio in casa. In primo luogo, i cestini portatutto sono ideali per organizzare gli oggetti per il bagno come shampoo, balsamo,etc. Potresti anche usare un cestino portatutto all’interno di un armadietto o sullo scaffale. Questo è un modo efficace per mantenere i prodotti ben organizzati e facili da trovare quando hai bisogno di qualcosa. In secondo luogo, i cestini portatutto sono ideali per organizzare la cucina. Puoi usarli per organizzare la dispensa, i prodotti alimentari e gli utensili da cucina. Potresti aver bisogno di più contenitori se hai molti articoli da conservare, ma è importante assicurarti che i contenitori non diventino troppo pesanti da trasportare o da sollevare. Infine, un cestino portatutto può essere un’ottima idea per organizzare armadi, soffitte e garage. Potrebbe essere necessario acquistare più contenitori se hai molti articoli da conservare, ma puoi anche usare stuoie, scatole e sacchi della spazzatura per separarli in categorie come abbigliamento, giochi e libri.

I cestini portatutto sono un’ottima alternativa a tutti i sacchetti di plastica che spesso vengono usati ed inquinano l’ambiente.

Villa con giardino: prezzi di un allarme per casa e consigli utili

La sicurezza è un tema che non può essere più trascurato. Infatti interessa sia le abitazioni residenziali che gli edifici che sono adibiti alle attività commerciali o comunque ai luoghi di lavoro in generale. Oggi possiamo avere la possibilità di contare su prodotti che sono tecnologicamente all’avanguardia e sono sviluppati appositamente per mettere in atto un sistema adeguato di protezione. Si tratta dei cosiddetti kit antifurto, già predisposti con tutte le componenti essenziali, che vengono incontro alle esigenze di chi li acquista, anche per quanto riguarda il budget che si ha a disposizione per la spesa. I kit antifurto, che includono principalmente la centralina e i sensori, possono essere poi espansi con accessori, che anche successivamente possono essere integrati a seconda delle necessità.

Cosa fare per proteggere una casa con giardino

Come fare per proteggere la casa con giardino? Questa rappresenta una tipica esigenza, come per esempio nel caso di badare alla sicurezza delle villette a schiera. In genere, per proteggere una casa indipendente, si può fare ricorso a diversi tipi di prodotti con prezzi allarme casa di diversa tipologia a seconda del budget che si ha a disposizione.

In ogni caso bisogna considerare che solitamente, per questo tipo di casa con giardino, ci sarebbe bisogno di un sistema di allarme interno e di uno esterno. Tutto questo per proteggere soprattutto gli accessi della villetta che possono essere molteplici e possono essere vulnerabili, come il cancello, le porte della cantina e l’accesso che consente di entrare nel giardino.

Un kit per la sicurezza deve essere a questo punto composto da sensori, sirene di allarme ed è possibile integrare delle telecamere di videosorveglianza per avere una copertura totale. Ci sono molti prodotti a disposizione che si possono utilizzare e che diventano dei veri e propri punti di riferimento per la sicurezza in casa, anche nel caso delle villette indipendenti con giardino.

Per esempio, fra i prodotti più significativi possiamo citare il kit con centralina SIQURA proposto da CasaSicura.it. È un’innovativa tecnologia con frequenze Infinity Unlimited, che si dimostra compatibile con diversi tipi di prodotti e può portare dei benefici importanti. Tra l’altro gli avvisi di allarme e la gestione del sistema possono essere fatti anche tramite SMS e chiamate vocali.

Quanto è importante il controllo da remoto

Oggi sono sempre di più gli utenti che utilizzano dispositivi mobili come smartphone e tablet. Proprio per questo motivo i sistemi all’avanguardia, tecnologicamente evoluti per la sicurezza, danno la possibilità di gestire tutto con controllo da remoto.

Quando si è per esempio in vacanza o comunque si è lontani dalla propria abitazione, si può utilizzare l’apposita app da installare sullo smartphone, per avere sempre un monitoraggio completo sulla situazione della casa e intervenire tempestivamente anche nel senso della prevenzione, quando si verificano eventi sospetti.

Meglio l’allarme senza fili o quello cablato?

La scelta del sistema di sicurezza per la casa e dell’allarme può ricadere su varie opzioni. In particolare da sempre le opzioni principali sono quelle che consentono di scegliere un allarme senza fili o un allarme cablato.

Ma quale è meglio tra i due? C’è una falsa convinzione sul fatto che l’allarme senza fili possa essere meno efficace rispetto a quello con i cavi. Non è affatto così o almeno non lo è tutt’oggi, grazie ai progressi degli strumenti tecnologici.

L’allarme senza fili o wireless, tra l’altro, è molto utile e vantaggioso, perché dà la possibilità di essere installato molto facilmente, senza ricorrere a lavori e opere di muratura che sono necessari nel caso in cui si devono far passare i fili.

Ecco perché fondamentalmente scegliere un allarme senza fili o un allarme cablato significa in entrambi i casi garantirsi un livello di protezione adeguato, specialmente se il sistema viene integrato con il controllo da remoto e con sistemi importanti di videosorveglianza, come le telecamere.

Calcolare il valore di un immobile in 3 semplici passaggi

Nel caso in cui si voglia vendere il proprio immobile è importante valutarne il suo valore. Questo è un aspetto fondamentale da non sottovalutare e che richiede determinati requisiti. Scopriamo come fare in questo articolo.

Durante la compravendita di un immobile, il primo passo da effettuare è capirne il suo valore. Quest’ultimo è dato da diversi aspetti che influiscono sul prezzo finale.

Il calo del valore di un immobile è un processo che richiede del tempo e quindi non può essere immediato e non è mai semplice, per questo è sempre opportuno rivolgersi a degli esperti nel settore che calcoleranno in maniera precisa e con gli strumenti adatti il valore immobiliare di una casa ma non solo, anche tutto quello che riguarda il valore di edifici, terreni, appartamenti o immobili di qualsiasi genere.

Tutto questo avverrà tramite dei tool adatti e grazie alle competenze di professionisti che lavorano in questo settore.

Ma passiamo adesso a 3 semplici passaggi che consentono di capire a quanto ammonta il valore del proprio immobile.

Calcolare ed individuare il valore di mercato

Quando parliamo del valore di mercato, ci riferiamo alla rappresentazione del prezzo con cui deve posizionarsi ed essere venduto sul mercato libero. È importante precisare che il valore di mercato è diverso dal valore catastale che invece tiene in considerazione le caratteristiche tecniche ed economiche dell’immobile.

La stima del valore deve essere corretta ed adeguata, in caso contrario si potranno riscontrare problemi nel vendere l’immobile, ad esempio a causa di un prezzo troppo alto non ritenuto idoneo, in caso di prezzo troppo basso invece si rischia di vendere il bene in maniera sbrigativa ma svalutandolo.

Il calcolo del valore di mercato si effettua moltiplicando la superficie commerciale dell’immobile, per capirne la quotazione al metro quadro e specificare i coefficienti di merito. Ricordiamo che tutto questo sarà svolto in maniera precisa e ottimale da esperti e professionisti del settore.

Calcolare la superficie

La superficie dell’immobile corrisponde ad un elemento molto importante per definirne il valore, ma come si calcola? Intanto è fondamentale precisare che per superfici s’intendono tutti gli spazi ovvero: le superfici coperte, le superfici ponderate e le percentuali delle superfici delle pertinenze.

Per quanto riguarda le superfici calpestabili coperte le distinguiamo in: mura perimetrali, mansarda, soppalchi, verande, taverne e seminterrati abitabili. Le superfici scoperte o ponderate sono invece: attici, balconi, cortili e giardini, box auto, garage e portici.

Individuare i coefficienti di merito

Per finire abbiamo i coefficienti di merito, che sono molto importanti in quanto possono aumentare o diminuire il valore dell’immobile.

La prima tipologia di coefficienti è ricollegabile al piano, quindi se l’abitazione è collocata al piano terra, o al primo, secondo, terzo piano e così via, influirà in modo differente sulla quotazione.

In secondo luogo sono presenti le condizioni dell’immobile ovvero il suo stato e l’età, quindi è importante capire se quest’ultimo necessita di ristrutturazioni o interventi importanti di manutenzione, oppure si presenta in ottime condizioni.

Altri aspetti sono la presenza d’impianti di riscaldamento, l’esposizione alla luce solare e la posizione in cui è collocato (città, periferia, zona centrale ecc..).

Gallipoli green: le nuove iniziative di turismo sostenibile

Cosa sta facendo la città per preservare il suo patrimonio

La città di Gallipoli è stata anche quest’anno la preferita in assoluto dai turisti che hanno deciso di visitare la Puglia.

Le bellezze della città sono impareggiabili. Pensiamo solamente al mare cristallino che bagna le sue coste. Una delle spiagge più belle in assoluto è Baia Verde. Questo tratto di costa prende il nome dai riflessi verde smeraldo che contraddistinguono l’acqua del mare. Molti viaggiatori, proprio sull’onda del successo di questa località sono sempre più alla ricerca di un alloggio per andare alla scoperta del luogo.

Negli ultimi anni in effetti, sono molte le agenzie e i tur operator che sono entrati sul mercato del booking online, offrendo diversi tipi di soluzioni di affitto. Ne sono un esempio le case vacanze baia verde di Lupiae Vacanze molto richieste, essendo vicine al mare e nello stesso tempo fuori dal caos cittadino.

Che dire del centro storico cittadino? Un dedalo di stradine strette che ci porterà alla scoperta di bellezze architettoniche senza tempo, esemplari di barocco leccese, case nobiliari, etc.

Il turismo sostenibile

La città negli ultimi tempi sta cercando di promuovere sempre più delle iniziative di turismo sostenibile. Queste iniziative sono essenziali per preservare le bellezze del territorio senza modificare in maniera irrimediabile i delicati equilibri dell’ecosistema locale.

Una delle iniziative più importanti ha avuto luogo negli spazi della cantina Coppola. Sono stati presentati i risultati nell’ambito dell’iniziativa “Sportello pesca”. Questa iniziativa ha avuto lo scopo di sensibilizzare cittadini, istituzioni ed operatori del mare ad adottare alcuni comportamenti più sostenibili per preservare le ricchezze del mare.

Uno dei problemi che minacciano l’equilibrio della fauna marina al largo del Salento è la pesca intensiva.

Per contrastare questa minaccia ci sono diverse strade da intraprendere. Una di queste riguarda la valorizzazione di alcuni pesci “poveri” come lo Zarro, fino a questo momento poco utilizzati nella cucina di mare salentina, ma che, cucinati adeguatamente, conservano proprietà nutritive ed organolettiche pari ai pesci più richiesti.

In questo modo i pescatori possono concentrare la loro attenzione non solamente sul pescato tradizionale. Continuando su questa strada, infatti, si rischia di alterare significativamente l’ecosistema marino.

Un’altra iniziativa volta a preservare i mari è un maggiore incentivo al pescaturismo. Il pescaturismo è una forma di turismo alternativo che sta riscuotendo sempre maggiore successo.

In pratica si tratta di accompagnare durante una battuta di pesca uno o più pescatori. Naturalmente non si tratterà di una forma di pesca intensiva, ma a puro scopo illustrativo, per entrare in contatto con questa realtà. Nello stesso tempo, si potranno visitare le zone più belle della costa, fare dei bagni, ed infine concedersi un pasto a base del pescato di giornata. Un’esperienza assolutamente gradevole che consente ai pescatori di poter contare su un’entrata extra e di diversificare il proprio lavoro, e che nel contempo offre la possibilità di vivere un’esperienza coinvolgente in una compagine da sogno come il mare del Salento.

Il comune ha inoltre stabilito per il 27 Luglio alle 17:30 un incontro speciale in Piazza Duomo per discutere di altre iniziative per rendere il patrimonio della città sostenibile e durevole nel tempo.

Lo slow food come fonte di benessere: la Puglia si propone

Come lo slow food promuove la salute ed il gusto a tavola

Cibo buono, pulito e di qualità per tutti, ottenuto nel pieno rispetto dell’ambiente. Questa è un po’ l’essenza della filosofia dello slow food, un’associazione internazionale nata poco più di trent’anni fa.

Troppo spesso, infatti, la qualità del cibo che arriva sulle nostre tavole viene sacrificata a vantaggio della quantità. Forme di coltura intensive, che fanno uso indiscriminato di prodotti chimici e dannosi per l’uomo e per l’ambiente sono ormai la norma.

L’associazione si propone di creare un po’ dappertutto delle comunità di persone consapevoli dell’importanza della qualità del cibo, e che hanno l’obiettivo diffondere questa consapevolezza. Nello stesso tempo si valorizzano i prodotti locali, che sono anche gli ingredienti principali delle ricette più rappresentative di un determinato territorio.

La Puglia conta diverse comunità volte a preservare le bontà culinarie del territorio. Stiamo parlando di un territorio in cui la cucina ha lo status di religione, una regione a forte vocazione agricola e molto orgogliosa dei suoi prodotti alimentari.

Chiunque decide di andare in vacanza in Puglia pertanto può aspettarsi un’esperienza culinaria fuori dal comune. Le bontà enogastronomiche sono davvero tante, e le sagre di paese fanno parte del pacchetto-vacanze di chi decide di visitare questa zona. Grazie a tour operator locali come Sasinae Viaggi si può trovare l’alloggio perfetto per il proprio soggiorno nel tacco d’Italia.

Alcune comunità di slow food in Puglia

Le comunità slow food in Puglia sono già diverse, e continuano ad aumentare, sintomo di una volontà dei locali di preservare le proprie ricchezze culinarie.

Una di questa è la comunità degli olivicoltori resilienti della collina di Brindisi. In questa zona in particolare sono presenti tantissimi appezzamenti di alberi di olivi. La produzione di olio viene spesso praticata con le tecniche tradizionali, proprio per preservare tutte le proprietà organolettiche e nutritive dell’ottimo olio extra-vergine di oliva pugliese.

Martina Franca non è solamente una bellissima città della Valle d’Itria, ma anche un punto di riferimento per la produzione di ottimi salumi. Il capocollo di Martina Franca è tra i più rinomati in Italia, un prodotto di eccellenza ottenuto secondo un disciplinare molto severo. La comunità slow food per valorizzare la filiera del suino nero non solo preserva la qualità dei salumi ottenuti, ma favorisce una maggiore consapevolezza su tecniche di allevamento sostenibili.

Le bontà gastronomiche protette ed incentivate dallo slow food spaziano dagli ortaggi ai formaggi, dai salumi ai prodotti di mare.

Quello che è certo è che quando si entra in una masseria o in un ristorante sul mare in Puglia, difficilmente si rimane delusi.

Negli ultimi tempi prendono sempre più piede anche i corsi di cucina tradizionale, che vengono eseguiti da esperte massaie pronte a condividere i segreti della buona cucina pugliese. Un modo divertente per trascorrere qualche ora e per portare con sé un pezzo di Puglia anche quando si torna a casa.

Vivere green riducendo i consumi di luce e gas: ecco come fare

Quello della sostenibilità è un tema caldo che richiede risposte e azioni urgenti da parte di ognuno di noi; nel nostro piccolo, tutti possiamo fare qualcosa per ridurre l’impatto che il nostro stile di vita ha sull’ambiente. Tra le tante cose che possiamo fare, rientra anche l’utilizzo consapevole di due importanti risorse: la corrente elettrica e il gas.

Per vivere green dobbiamo imparare a gestire al meglio le risorse delle quali disponiamo, evitando gli sprechi e compiendo le giuste scelte. Il primo passo da compiere consiste nello scegliere il miglior fornitore di luce e gas; per fare questo, possiamo confrontare le offerte luce e gas più convenienti sfruttando un sito di comparazione online, nonché visitare i siti web delle compagnie di nostro interesse per valutare la loro propensione al green e alla sostenibilità.

Oltre alla scelta del fornitore, vi sono altri piccoli e grandi gesti che possiamo compiere per ridurre l’impatto che il nostro utilizzo di luce e gas ha sull’ambiente, come acquistare elettrodomestici di classe energetica alta, effettuare la manutenzione periodica della caldaia e sfruttare le potenzialità di una casa smart.

Perché vivere green conviene

Adottare uno stile di vita sostenibile significa fare un favore non solo all’ambiente che ci circonda, ma anche al nostro portafogli. La riduzione dei consumi e l’utilizzo consapevole della corrente elettrica e del gas giocano infatti un ruolo fondamentale anche nella riduzione dei costi in bolletta. Dati i notevoli aumenti dell’ultimo periodo, i quali hanno fatto arrivare nelle nostre case e nelle nostre aziende delle bollette carissime, riuscire ad abbattere parzialmente i costi può aiutarci a dormire sonni più tranquilli.

Cosa fare per ridurre i consumi di luce e gas

Abbattere i consumi e rispettare l’ambiente è meno difficile di quanto si possa pensare; gli accorgimenti che si possono prendere sono davvero tanti e ognuno di noi potrà adottare quelli che ritiene più in linea con il proprio stile di vita, senza doverlo stravolgere totalmente.

Per prima cosa, è possibile acquistare elettrodomestici e dispositivi tecnologici di classe energetica alta, in quanto maggiore è la classe energetica, minore è il consumo di energia. Grande attenzione deve essere prestata anche all’acquisto delle luci; meglio puntare su luci al led, le quali, oltre a consumare meno, durano più a lungo, riducendo quindi anche la produzione di rifiuti.

In secondo luogo, facciamo in modo di non dimenticare le luci o altri apparecchi accesi quando non siamo in casa oppure quando non li utilizziamo; evitiamo anche di lasciarli in stand-by e spegniamoli sempre.

Per quanto riguarda il gas, sottoponiamo la caldaia a revisioni periodiche al fine di abbattere i consumi e mantenerla sicura e perfettamente funzionante.

Dispositivi smart per una vita sostenibile

Un aiuto in più ci viene fornito dai dispositivi intelligenti i quali, interagendo tra loro, disponendo di vari tipi di automazioni e potendo essere controllati anche a distanza, consentono di ottimizzare gli utilizzi della corrente elettrica e del gas. Dalle prese intelligenti alla caldaia smart, sono davvero tanti gli apparecchi che ci aiuteranno a ridurre i consumi e a rispettare di più l’ambiente.

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