Dove posizionare la fototrappola

La fototrappola è un dispositivo molto utilizzato nell’ambito dei sistemi di sicurezza. Soprattutto prima veniva utilizzata per scopi naturalistici e adesso, accanto a questi, si sono fatte avanti tutte le finalità che riguardano la sicurezza in casa. Infatti questo apparecchio si attiva ogni volta che rileva un movimento. Può essere, quindi, utile quando vengono rilevati dei movimenti di persone malintenzionate che vogliono entrare in casa. In linea generale la fototrappola può essere designata come un’evoluzione della tradizionale macchina fotografica. La caratteristica che la contraddistingue consiste nel fatto che può rimanere in stand-by anche nel corso di un lungo periodo ed entra in funzione soltanto quando ce n’è bisogno. Questo garantisce sicuramente una buona alimentazione per quanto riguarda l’uso delle batterie.
Le caratteristiche della fototrappola
Un prodotto che non possiamo fare a meno di citare per quanto riguarda la fototrappola è quello professionale proposto da CasaSicura.it. Si tratta di TRAP, in grado di emettere immagini ad altissima risoluzione. Ha un display integrato e si occupa sia di scatto di foto che di registrazione di video.
TRAP è dotata di un sensore di movimento molto preciso, con dati che possono essere esportati, oltre che su computer, anche su smartphone e tablet. Ma, in generale, quali sono le caratteristiche di una fototrappola?
Essa è dotata di emissione di raggi infrarossi, che non possono vedere né gli uomini né gli animali. La presenza dei raggi infrarossi è molto utile, perché può consentire lo scatto delle immagini anche in condizioni di scarsa luminosità o di oscurità totale.
Ci sono poi delle fototrappole più sofisticate che danno la possibilità di scegliere fra modalità foto o video o che includono altre funzioni, come per esempio la quantità di foto che devono essere scattate, la qualità delle riprese da effettuare e la lunghezza delle registrazioni.
Chiunque sia l’intruso non si accorge affatto di essere monitorato dalla fototrappola. Ecco perché, per esempio, abbiamo detto fin dall’inizio che venivano utilizzate in passato soprattutto in ambito naturalistico, per riprendere gli animali tranquillamente nel loro habitat o comunque in situazioni non condizionate dalla presenza dell’uomo.
I video e le foto vengono registrati in una scheda di memoria interna oppure possono essere inviati in tempo reale allo smartphone o in alternativa tramite un messaggio di posta elettronica.
Le fototrappole sono molto facili da installare, non sfruttano i cavi elettrici perché sono dotate di batterie di lunga durata ed è possibile utilizzarle sia all’interno che all’esterno.
Sono degli apparecchi molto versatili, compatti, che si possono mimetizzare con molta facilità. Inoltre hanno un ottimo rapporto in termini di qualità-prezzo.
Dove posizionare le fototrappole
Passiamo prima ad analizzare quali sono le finalità naturalistiche delle fototrappole. In questo caso una fototrappola va posizionata su aree boschive o su paesaggi disabitati. Ma, in quanto dispositivi ottimi anche per la sicurezza, le fototrappole possono essere utilizzate per sorvegliare magazzini, cantieri, parcheggi, terreni, fabbriche e abitazioni isolate.
Sono dei dispositivi molto silenziosi che non disturbano l’ambiente da proteggere né per la luce né per rumori. Non emettono nemmeno radiazioni luminose e per questo possono essere mimetizzate fino a scomparire del tutto.
Dalle foto o dai video di solito si ricavano molti elementi utili, perché, soprattutto se si scelgono dispositivi in grado di scattare foto o di registrare con grande qualità, è possibile riconoscere anche i minimi dettagli.
Per fissare le fototrappole bisogna individuare un punto che offre la maggiore probabilità che da lì passino elementi che devono essere ravvisati nell’area protetta. Analizzando anche i punti di applicazione, occorre valutare la distanza di rilevamento dal sensore, che non deve scendere oltre un certo valore, perché altrimenti le riprese non sarebbero utilizzabili.
Da non dimenticare l’angolo del campo visivo, che consente di inquadrare zone più o meno ampie dell’area da proteggere.