Partecipazione ai Mondiali, almeno la coppa è Made in Italy

Troviamo sempre il modo di imbucarci in questo mondiale, in cui tanti giovani si stanno mettendo in mostra come riporta www.newscalciomercato.eu , che ci vede estranei dal terreno di gioco. Dopo la partecipazione di un arbitro non sembrava che l’Italia potesse rientrare  in altri campi per poter far registrare la partecipazione, invece, sembrerebbe che la produzione e manutenzione della coppa del mondo sia proprio nostrana, almeno fino al 2038, cosa che ci garantisce anche la partecipazione a Qatar 2022 e ad altre cinque edizioni mondiali!

Una data di scadenza

Singolare tradizione è quella che vede, al termine di ogni edizione del campionato mondiale, l’incisione dell’anno e della nazionale vincitrice del torneo, sotto al basamento del trofeo, le cui dimensioni consentono di incidere soltanto 17 nazionali vincitrici per altrettante edizioni. Dal momento che il trofeo circola dal 1974, sono già 11 i nomi incisi e c’è spazio solamente per altre 6 nazionali (compresa quella che vincerà l’edizione del 2018). A conti fatti quindi, il trofeo continuerà ad essere utilizzato fino all’edizione del 2038. Non si sa ancora quale sarà il suo destino, se ne verrà realizzata una copia identica per continuare la tradizione o se verrà creato un nuovo trofeo, diverso nei materiali e nel design: una cosa è certa, l’attuale Coppa sarà ritirata e custodita dalla Fifa.

 

La precedente coppa Rimet

Prende il nome dal suo ideatore, appunto  Jules Rimet e dopo la terza vittoria del Brasile, a “Messico 1970”, venne assegnata definitivamente alla Seleção, come prevedeva il regolamento della FIFA e la federazione ebbe pertanto la necessità di creare un altro trofeo. Ma a differenza di design ed estetica, la prima legata alla dea Nike della Vittoria, la seconda a sorreggere il mondo, tante sono le leggende che si rincorrono di edizione in edizione per il fascino della Rimet, o meglio per la sua maledizione: diversi furti tra cui il più famosa di Londa nel 1966, la ricerca nazista per impossessarsene, il furto in Brasile e la sua fusione in lingotti d’oro. Leggenda questa visto che la coppa era formata per lo più da argento placcato. Ma in realtà, il destino della Coppa Rimet originale è ancora oggetto di dubbi e discussioni: alcuni, infatti, sostengono che il trofeo non sia stato e che sia finito nelle mani di qualche collezionista. Se a noi tocca avere la coppa sino al 2038 alla Rimet resterà per sempre il primato di coppa più affascinante e misteriosa.

I loghi delle squadre di calcio più belli

Alcuni loghi delle squadre di calcio sono dei veri capolavori di design. Come per qualsiasi altra azienda, anche i loghi calcistici giocano un ruolo molto importante sulla riconoscibilità e il blasone della squadra che rappresentano, le migliori tutte su www.bookmakerstranierionline.com.  I loghi calcistici riescono a mettere in evidenza il carattere distintivo della squadra, perché spesso raffigurano le caratteristiche di vittoria e di realizzazione della stessa. Ma durante la progettazione di un logo, anche i colori dovranno essere tenuti in considerazione in quanto svolgono un grande ruolo per cogliere l’attenzione del pubblico. Vediamo ora una selezione di quelli che, posso essere considerato tra  i migliori 6 loghi di squadre di calcio mai realizzati.

6. Ajax

Il logo stilizzato dell’Ajax di Amsterdam raffigura l’eroe greco Aiace (Ajax), le cui gesta vengono raccontate in molti poemi epici (come l’Iliade). Una curiosità? L’immagine è composta da 11 linee, per rappresentare gli 11 giocatori di una squadra di calcio.

  1. Tout Puissant Mazembe

La squadra di calcio congolese Tout Puissant Mazembe fu fondata dai alcuni monaci nel 1939, ed è soprannominata “The Ravens” (cioè i corvi, ma è anche un aggettivo che simboleggia aggressività o ferocia). Proprio per questo, il loro magnifico emblema raffigura un coccodrillo con un pallone da calcio fra le fauci.

  1. Colo Colo

Il Club Social y Deportivo Colo-Colo vanta uno dei loghi più suggestivi del calcio mondiale! I colori riprendono quelli della bandiera nazionale, mentre il volto umano raffigurato è il capo “mapuche colocolo“, che combatté coraggiosamente gli spagnoli nella Guerra Arauco.

  1. Kashima Antlers

Il logo dei sette volte campioni della J-League (la lega calcio giapponese) si contraddistingue per colori tenui, una stilizzata ed elegante testa di cervo (con corna sottilmente separate) e un carattere sgargiante anni ’80 che rendono il design complessivo esteticamente piacevole.

  1. Club Universidad Nacional (Pumas)

Il Club Universidad Nacional è una squadra di Città del Messico, più comunemente conosciuta come Pumas. I colori blu e oro di questo logo sono ispirati a quelli dell’Università di Notre Dame, da cui una volta provenivano la maggior parte degli allenatori di football americano

  1. Santa Fe

Il logo del Club Independiente Santa Fe si piazza al primo posto di questa classifica perché è semplice e suscita curiosità. Si compone di uno scudo bianco, delimitato da un bordo rosso, con il nome del club scritto in lettere maiuscole in alto e un puntino rosso situato sul lato in basso a destra

 

Arredamento: le tendenze per l’estate 2018

Come ogni anno le tendenze dell’arredamento cambiano, anche in base alla stagione. Con l’arrivo di mesi come Primavera e Estate è necessario dare un tocco di freschezza alla casa per esaltarne al meglio ogni singolo spazio. Bisogna curare ogni dettaglio per creare un ambiente bello e piacevole da vivere: vediamo allora quali sono i trend in questo senso in termini di colore, materiali, finiture che vanno a comporre il “puzzle” per il perfetto arredamento di design del 21018.

Materiali e colori più in voga nel 2018

Un grande protagonista di questo 2018 è il velluto, tessuto di enorme pregio che verrà riproposto in vari modi. Su tende, cuscini, divani, poltrone: ogni elemento della vostra casa si sposa bene con un abbinamento in velluto, in grado di arricchire e aumentare il valore estetico degli interni.

Stile di arredamento

Nel 2018 torna in voga un design che strizza l’occhio al classico e che cerca di esaltare lo stile retrò senza cadere nel pacchiano. Per questo si intende ad esempio “ridare vita” all’utilizzo della carta da parati, in modo da rendere le pareti uno spazio da arricchire a piacimento. Per farlo bisogna osare un po’, cercando di tappezzare la casa con accessori colorati e floreali. Una buona idea in tal senso è quella di affidarsi  ad accessori e a finiture in grado di dare un tocco di personalità e originalità, sia alle pareti che alle altre zone della casa.

Mondiali 2018 c’è già un vincitore: alla Nigeria il titolo per la maglia più bella

Indimenticabili le maglie che hanno fatto la storia dei mondiali: da Olanda 1974 a Brasile 1970, dalla maglia della Danimarca del 1986 a Inghilterra 1982 sino a Germania nel mondiale nostrano del 1990. I mondiali in Russia sono da poco iniziati ma hanno già un vincitore. Si, perché quella della Nigeria è sicuramente la maglia più bella di Russia 2018. La casacca è realizzata da Nike ispirandosi in una sorta di operazione nostalgia alla maglia della stessa Nigeria indossata ai Mondiali di U.S.A. 1994. Quello che è successo ha dell’incredibile: in meno di tre ore dalla messa in vendita, la casacca è andata letteralmente sold out nelle prenotazioni non essendo ancora presente negli store ufficiali.

Tutti pazzi per le casacche nigeriane

Prima di essere presentata al pubblico, la maglia della Nazionale africana era stata indossata da alcuni giocatori che, curiosamente, hanno tutti un passato o un presente nella Premier League inglese. Tra questi Wilfred Ndidi (Leicester), Jon Obi Mike (gioca in Cina, ma ha militato nel Chelsea), Kelechi Iheanacho (ex Manchester City ora al Leicester) ed Alex Iwobi (Arsenal). Nel video ufficiale realizzato dalla Nike si può notare la piacevole sorpresa dei calciatori nigeriani, sinceramente colpiti dalla nuova casacca. Secondo i dati ancora ufficiosi, sarebbero state vendute circa 3 milioni di magliette e se questa cifra fosse confermata, sarebbe un clamoroso primato per una squadra di calcio visto che il record verificato è quello del Manchester United che due anni fa ha venduto 2 milioni e 850 mila magliette.

Le maglie più belle dei mondiali

Nei mondiali, tutti disponibili al sito www.codicebonusstranieri.com  , seguono comunque la Nigeria, altre nazionali che hanno sempre avuto un grande stile nelle maglie e nelle divise.  Infatti non passeranno certo inosservate, a prescindere dalle vendite, le maglie ufficiali delle nazionali come Belgio, Croazia, Colombia, che con un design moderno ma fedele alla tradizione, metteranno in campo tutta la bellezza di un prodotto all’avanguardia, pronto a rispettare la leggenda e il mito del passato degli scacchi, per quanto riguarda la nazionale croata, a titolo personale la maglia più bella di sempre!

Le maglie più belle della storia della SerieA

Calcio e design negli anni hanno sempre più consolidato la loro posizione collaborativa. Grazie agli sponsor, al betting come in questa pagina, alle nuove vie creative, alla modernità e al gusto anche in fatto di sport, tante sono state le innovazioni sia pratiche che estetiche nel campo dell’abbigliamento per il calcio. Dimentichiamoci di pantaloncini troppo corti o troppo lunghi, maglie stropicciate e tenute sciatte. Il calcio è diventato importante anche nel design delle proprie divise. Ma quando è iniziato tutto questo? Vediamolo insieme con le maglie più belle della storia del calcio, secondo “The Gentlman Ultra”, blog del The Guardian in cui hanno votato lettori e scrittori.

Dal quindicesimo al quarto posto

Al 15esimo posto il Cagliari della stagione 1969-70, anno in cui i sardi conquistarono il loro primo e ultimo Scudetto. Divisa total white con inserti sul collo e sulle maniche rossoblù. Al 14esimo posto l’Atalanta 1990-91, quella di Stromberg e Caniggia per intenderci. Divisa molto simile a quella di oggi con le classiche strisce verticali nere e blu. Al 13esimo posto l’Inter ’88-’90 di Klinsmann. In 12esima posizione il Parma di Zola, stagioni ’95-’97. Divisa completamente bianca con inserti gialloblù sulle maniche e sul collo. Il Palermo 2007-08 è un gradino più avanti, mentre il Verona di Bagnoli della miracolosa stagione 1984-85apre la top 10. In nona piazza la terza maglia del Torino stagione 2014-15: molto recente, in molti la ricorderanno per il Toro disegnato sul fianco della maglia. Ottava posizione per il Venezia di Recoba, stagione 1998-99, mentre la Roma ’87-’88 si classifica settima. Al sesto posto il Vicenza 1977-78: classica divisa con pantaloncino bianco e maglia a strisce verticali bianche e rosse per il giovane Paolo Rossi. Al quinto posto il Napoli di Maradona, stagione ’87-’88, mentre in quarta posizione, appena sotto al podio, la Juventus (maglia da trasferta) della stagione’95-’96. L’ultima Champions League dei bianconeri, la squadra di Ravanelli indossava un completo blu con due stelle gialle sulle spalle.

Il podio delle maglie più belle della Serie A

Medaglia di bronzo per la Sampdoria ’90-’91: la stagione dello storico Scudetto sarà ricordata per le giocate dei gemelli del gol Vialli e Mancini, ma anche per la splendida divisa dei blucerchiati. Medaglia d’argento per la Fiorentina ’98-’99, quella guidata dall’argentino Batistuta. Il completo viola si deve arrendere solamente alla divisa del Milan degli olandesi: le stagioni ’88-’90 videro probabilmente una delle squadre più forti di tutti i tempi e una divisa che metteva paura solamente a vederla in lontananza.