Bonus luce e gas 2019, come avere lo sconto? Ecco le novità

Anche quest’anno è stato confermato il bonus luce e gas, introdotto dal governo italiano già dal 2009. Si tratta di un sostegno per le famiglie in difficoltà economica che si sostanzia in uno sconto annuale sulle bollette della luce e del gas naturale.
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Il bonus e il reddito familiare

Il bonus è un sostegno al reddito concesso dallo Stato italiano che può essere richiesto solo se si possiedono alcuni requisiti, tra i quali il primo tra tutti è una situazione reddituale bassa attestata dal modello ISEE. Il reddito familiare in questo caso è il requisito essenziale per l’ottenimento del bonus, che può essere richiesto solo da coloro i quali abbiano:

  • un modello ISEE non superiore agli 8.107,5 € annui;
  • un modello ISEE non superiore ai 20.000,00 € annui quando si hanno tre figli a carico.

Il patrimonio mobiliare del richiedente non deve superare i 6.000,00 € e questo dato cresce di 2.000,00 € se si ha un secondo figlio e viene elevato ulteriormente dal terzo figlio in poi di 1.000,00 € per ogni figlio, fino al raggiungimento della soglia massima di 10.000,00 €.
Per ottenere la certificazione bisogna presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) 2019 completa del valore ISEE, che viene rilasciata dagli uffici dell’INPS in circa dieci giorni lavorativi.
La documentazione relativa al bonus sociale deve essere consegnata al CAF (Centro di Assistenza Fiscale) che provvederà poi ad inoltrarla al Comune di appartenenza. La valutazione dei requisiti avviene tramite il SGAte (Sistema di Gestione delle Agevolazioni sulle Tariffe Energetiche) che provvederà ad avvertire il beneficiario circa l’accoglimento della richiesta.

Nella lettera di comunicazione è anche indicata la data di inizio dello sconto nonché l’indicazione dell’importo che spetta al singolo cliente. Nella stessa nota scritta dal SGAte ci sono inoltre i termini di scadenza del bonus e i tempi per potere procedere al rinnovo. Di norma la documentazione completa in ogni sua parte deve essere consegnata per una nuova richiesta entro due mesi dalla scadenza.
È opportuno tenere presente i tempi burocratici necessari per presentare la propria domanda in tempo, anche se la consegna della documentazione in ritardo non comporta una decadenza del beneficio, ma solo una posticipazione negli sconti che avranno luogo comunque per un periodo di dodici mesi.

Il bonus è rinnovabile ogni anno, quindi, anche se è stato ottenuto un anno, ciò non comporta l’esclusione dal bonus per gli anni successivi. Il legislatore, infatti, ha ritenuto fondamentale assicurare alle famiglie un aiuto non sporadico, ma un sostegno continuato per i nuclei che si trovano in uno stato di difficoltà. Il bonus è assicurato solo per le famiglie che abbiano un reddito basso e non per tutti ed è stata inoltre prevista una diversa condizione reddituale per le famiglie numerose.

Il bonus luce e gas per le famiglie con figli a carico

Il reddito è più alto per coloro i quali abbiano un nucleo familiare con almeno tre figli a carico. La legge stabilisce nel dettaglio quale sia il limite economico perché un figlio possa definirsi fiscalmente a carico dei genitori.
Il reddito annuo del figlio non deve superare i 2.840,51 € al lordo degli oneri deducibili e sono considerati a carico anche i figli che non convivono con i genitori, compresi coloro che vivono all’estero, purché non superino il reddito stabilito dalla legge.
Ai fini dell’accettazione del bonus non è rilevante l’età del figlio o il suo titolo di studio o che sia impegnato con un tirocinio gratuito. Il sostegno per le famiglie è quindi di vasta copertura.
La nuova legge di bilancio del 2019 ha però modificato alcuni parametri e dal prossimo anno la normativa prevede che:

  • fino ai 24 anni un figlio, per essere considerato a carico, deve avere un reddito che non superi i 4.000,00 €;
  • dai 25 anni in poi un figlio è a carico fiscale dei genitori solo se il suo reddito non supera i 2.840,51 €.

È bene tenere presente che si possono richiedere anche entrambi i bonus che pertanto sono cumulabili quando sussistono i requisiti di ammissibilità per entrambi. In questo caso bisogna presentare due domande distinte.

Gli altri requisiti per il bonus luce

Il bonus sia della luce che del gas può essere richiesto solo dalle famiglie in difficoltà attraverso la certificazione dell’apposito modello ISEE. Dall’agevolazione sono escluse le imprese, pertanto esso è limitato ai clienti domestici, con esclusione anche dei professionisti. Oltre a questo requisito ci sono altri elementi che sono indispensabili per l’ottenimento dell’aiuto governativo per il bonus luce:

  • per i nuclei familiari che non superano le quattro persone, il contatore installato nella propria residenza deve erogare fino a 3 kw;
  • per i nuclei familiari che superano le quattro persone residenti il contatore può erogare fino a 4 kw.

Un’attenzione particolare è riservata a coloro i quali hanno in casa una persona che vive in un particolare stato di disagio fisico, che richiede per la sopravvivenza l’uso di apparecchiature elettromedicali. In questo caso è necessario presentare una certificazione che viene rilasciata dalla ASL competente. La documentazione deve contenere non solo il tipo di malattia invalidante, ma anche la necessità di utilizzo del tipo di apparecchiatura e il domicilio presso il quale questa è installata nonché la data in cui è iniziato l’uso.

I requisiti indispensabili per il bonus gas naturale

La situazione reddituale che dà diritto al bonus gas è la stessa relativa a quella del bonus luce. Anche in questo caso possono richiederlo solo i nuclei familiari con esclusione di tutti i tipi di impresa, comprese quelle individuali. Il contatore non può avere una potenza termica superiore a G6. Tale potenza è segnalata dal contatore interno all’abitazione e quindi sarà molto facile rilevarla. Normalmente gli apparecchi ad uso domestico, anche quelli che sostengono una caldaia, hanno una potenza termica pari a G4 per cui il limite è piuttosto ampio.

Lo sconto è previsto solo per i clienti del gas naturale, per cui ne sono esclusi coloro i quali hanno un impianto GPL o una fornitura a gas in bombola. Se il gas naturale viene erogato attraverso un impianto condominiale si può ugualmente usufruire di questa agevolazione. In questo caso, se l’utente non ha un contratto diretto con la società del gas naturale, il bonus può essere inviato tramite un bonifico domiciliato di Poste Italiane, con il quale si può comunque ottenere il sostegno di cui si ha diritto.